The Capri Times









Un soprano russo a Napoli in estate 2022

Elena Stikhina

Testo: Caterina Marina Anselmo
Foto: Natalia Galkina Novi
Luglio, 2022
Il mese di Giugno ci vede coinvolti con l’intervista ad una “meravigliosa creatura” : il soprano lirico Elena Stikhina,  grande artista russa impegnata al Teatro San Carlo nel ruolo della sognante Tatjana , tratto dall’”Evgenij Oneghin “di Puskin con musica di Čajkovskij. Il suo arrivo cattura lo sguardo degli astanti: alta, imponente e flessuosa, volto dai lineamenti perfetti  su cui spiccano occhi verdi che incantano. Avvolta dal velo di un abito del colore dello splendido sole di Napoli, Elena si lascia condurre tra piazze , vicoli e grandi alberghi , con movenze aggraziate e una professionalità che traspare ad ogni passo. Un pomeriggio interessante che, auspichiamo, risulti gradito ai lettori per i contenuti testuali e le immagini  che la bella e brava russa  ha riservato per tutti noi.
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Elena Stikhina, un soprano russo a Napoli in questa estate 2022.
Come si racconta e si descrive alla città di Napoli che l’accoglie in questo momento?
 Napoli mi piace moltissimo: è una città splendida, dove tra storia, architettura ed atmosfere di lusso ho trovato un pubblico molto accogliente. Mi piace tantissimo essere qui e ho trascorso il tempo in maniera meravigliosa. Nonostante io sia a Napoli solo un mese, mi sembra che sia passato metà anno. Qui mi sento come a casa mia!
Come e stato il suo arrivo nella città del mare e del sole?
E’ stato un arrivo che mi è piaciuto moltissimo.Da sempre sognavo di vivere in un luogo vicino al mare dal quale si potessero vedere anche le montagne. Napoli è questo che è parte del mio sogno: vivere vicino al mare. Anche se dove mi trovo non ho la vista sul mare, posso dire di avere realizzato parte del sogno. Amo molto il calore di questa città, l’eccellenza della cucina napoletana ed il sole splendente che, e’ noto, fa bene alla salute ed il mare anche di più. 
Dopo l’esibizione a porte chiuse alla Scala, il Teatro San Carlo rappresenta il suo debutto in Italia con il pubblico. Quali sono stati i suoi pensieri prima di entrare in scena?
Sono sempre molto ansiosa prima di un incontro con il pubblico e lo sono stata particolarmente per gli spettatori italiani. Per fortuna ho cantato un’ opera russa e non italiana. Diversamente credo che mi sarei preoccupata così tanto da impazzire! Devo dire che ho avuto   un grande sostegno da parte dei miei colleghi . Il Maestro Fabio Luisi mi ha aiutata tanto, come pure Artur Rucinski ,il nostro baritono (Oneghin), e Michael Fabiano (Lenskij) e Nino Surguladze (Olga). Loto  tutti ma hanno intonato sulle note positive e poi tutto andato molto bene. Dopo la prima aria ho ricevuto applausi molto calorosi, che mi hanno fatto capire subito che il pubblico mi ha accettato e questo è stato molto ma molto piacevole ed è stato molto piacevole cantare davanti al pubblico italiano.
Come si sente quando è sul palco?
Mi sento molto bene sul palco. Io amo il palco e amo il mio lavoro. Credo di essere tra le persone più fortunate al mondo, perché pochissime hanno la possibilità di fare quello che amano.
Ci sono stati momenti difficili in questo periodo di permanenza in Italia?
Viaggio molto spesso, quindi per me è diventato normale   adattarmi al posto dove mi trovo. Adattarmi in Italia non è stato per niente difficile perché qui tutto è molto bello e sereno.
Quando ha capito che sarebbe diventata “una voce che canta” …un soprano?
Non sono arrivata da sola a questa idea. E’stato il mio insegnante. Lui ha sentito la mia voce e ha detto che diventare una cantante. Quando ho iniziato a studiare il canto ho capito che non avrei voluto fare altro nella vita che cantare. Quindi è stato molto facile prendere questa decisione. Invece poi mi aspettava una strada lunga e difficile da percorrere.
Che tipo di voce è la sua?
La mia è una voce da soprano   lirico spinto
Come è il rapporto con il cast?
Amo il mio cast! I colleghi sono meravigliosi sia come vocali, sia umanamente. Abbiamo stretto una forte amicizia.
Cosa pensa Elena di “Evgenij “ e di “Tatjana”, i personaggi principali della storia?
E’difficile guardare questa situazione, anche da vari punti di vista. Tatiana è molto giovane e, secondo me, vive nel mondo delle sue fantasie, delle storie lette sui libri e cerca di trasmetterne le emozioni su Oneghin. Per me lei è un personaggio che vive in un suo mondo immaginario nonostante viva la sua vita reale. Ha un carattere molto complicato, che risulta quasi impossibile spiegare con poche parole. Ma io adoro questo personaggio perché lei è molto onesta con sè stessa e vive i suoi sentimenti fino in fondo. E poi amo la sua sensualità.
Dopo Napoli ed il suo San Carlo, quali saranno i prossimi    impegni per questa estate 2022?
Dopo aver lasciato Napoli canterò a Salisburgo, poi sarò a Londra al “Covent Garden”
Con quali parole saluterebbe il pubblico, la città ed i nostri lettori italo/russi?
Innanzitutto ringrazio la città di Napoli per l’accoglienza, poi ringrazio il pubblico per i calorosi apprezzamenti e riscontri ricevuti e concludo con un grande saluto unito all’invito ad amare l’Opera e ad andare al Teatro.
Lasciamo a malincuore le terrazze dell’Hotel Excelsior che ci hanno accolto per questa intervista e dalle quali , dopo piazza del Plebiscito ed il Borgo di Santa Lucia, sono state scattate alcune foto alla meravigliosa Elena alla quale auguriamo un successo sempre maggiore. La ringraziamo per il tempo che ci ha riservato e per le belle parole che ha tributato alla città di Napoli ed all’accoglienza da essa ricevuta . Noi dello staff ringraziamo, questa volta, anche  il nostro territorio per l’amenità dei luoghi che , ospitandoci di volta in volta, rendono ancora più gradevoli gli incontri programmati.
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