The Capri Times

Alessandro Marinella.
DAL 1914… MODA, SOLIDARIETA', AMBIENTE

Текст: Caterina Marina Anselmo
Фото: Наталья Галкина Нови
Март, 2020
Алессандро Маринелла родился в Неаполе в 1995 году. Наследник династии Маринелла, которая с 1914 года изготавливает галстуки ручной работы из шелковой ткани.
La mia famiglia, dal 1936, si occupa di commercio di tessuti . Nei ricordi della mia infanzia passano i nomi dei fornitori di Piazza Mercato a Napoli, figure importanti nel commercio "all'ingrosso" , presso i quali ci si riforniva di stoffe pregiate, in tempi in cui l'abito "su misura" non era stato soppiantato ancora dal "Pret à porter" e d il " sarto" era riconosciuto come artigiano specializzato che confeziona abiti maschili e femminili, dotato di grande sensibilità e gusto. In questo contesto ,precedentemente , negli anni cinquanta, mio padre Raffaele, ebbe la sua formazione professionale in una sartoria di Piazza Vittoria...

Inaspettato, l'incontro con Natalia Galkina Novi che, senza conoscere nulla della mia infanzia né dei miei miti adolescenziali, quasi come se avesse sentito la forza delle mie radici, mi chiede di collaborare nella stesura di quella che non definirei "intervista " ad un grande della "sartoria " napoletana, quanto un "momento di incontro" con Alessandro, il piu' giovane rappresentante del Brand "E.Marinella" che , dalla seta per le cravatte, vanto tutto "napoletano" giunto oltre confine, sta conducendo l'impresa di famiglia in altri settori come la promozione per le eccellenze gastronomiche campane , l'ecostenibilità ambientale e l'impegno sociale.
От маленького магазина на Площади Победы в Неаполе (прозванный "аптекой" за то, что слишком маленький и простой) до магазинов в Риме, Милане, Венеции, Токио, Барселоны, Парижа, Нью-Йорка - галстуки "E. Marinella" эти небольшие "Произведения искусства", стали объектом поклонения среди знаменитостей, политиков и аристократии.
Il Protocollo d'Intesa tra il Ministero della Giustizia e Marinella ha visto nascere un laboratorio di sartoria finalizzato al reinserimento sociale, a detenzione conclusa, delle detenute,
Quali riflessioni sul percorso formativo effettuato dalle detenute dal 2017 ad oggi?
Il progetto è stato molto interessante e anche emotivamente impattante per noi. Si trattava di formare delle detenute a fine pena. Lo spirito dell'iniziativa era quello di dare una possibilità a queste persone per consentire loro un rientro più agevole nella società.
Il coinvolgimento della E. Marinella era per un passaggio di know-how. Delle nostre maestre sarte hanno affiancato un sarto che seguiva il loro laboratorio e si sono recate per qualche tempo nella casa Circondariale, mostrando alle detenute selezionate, i passaggi fondamentali per la creazione di una cravatta.
Дом Маринелла, сегодня, смотрит в будущее через молодой человека Алессандро, который рядом со своим отцом Маурицио участвует в управлении предприятия, в социальной сфере и в продвижении брэнда.
Sono già visibili e misurabili i risultati della formazione?
Come dicevo prima, il nostro lavoro si è fermato a una condivisione della conoscenza, non abbiamo seguito le detenute giornalmente. Ci siamo impegnati per garantire loro un ottimo apprendimento e da quello che abbiamo potuto vedere, i primi risultati, presentati alle Istituzioni durante l'evento tenutosi presso il nostro Salone degli affreschi a dicembre 2018, sono stati davvero buoni.
Con partecipativo entusiasmo, abbiamo donato, dei mobili per arredare il laboratorio, fornito del materiale utile per avviare le attività, dei tessuti per realizzare delle detenute avrebbero donato alle Istituzioni. Siamo stati al loro fianco per far capire loro come procedere con gli ordini delle stoffe, i metraggi. Li abbiamo affiancati per far sì che tutto potesse essere eseguito nel migliore dei modi.
Attualmente le cravatte prodotte in sartoria costituiscono "dotazione" per il Corpo della Polizia Penitenziaria e "cadeaux" istituzionali. La "maison" prevede diversi utilizzi in futuro?
La realizzazione delle cravatte per la Polizia Penitenziaria e il conseguente "sgravio" per l'Amministrazione Pubblica, ci sembrava un ottimo motivo per sostenere il progetto. Questa attività, ovviamente, è stata diretta dal laboratorio stesso e in capo alla Casa Circondariale, noi abbiamo condiviso lo spirito e abbiamo cercato di mettere la nostra conoscenza al loro servizio. Analogamente, per le cravatte istituzionali, le nostre maestre sarte hanno affiancato in questi primi lavori.
Al momento, la nostra collaborazione è terminata e non si è parlato di un nuovo tipo di collaborazione.
Il suo padre è Presidente del Comitato di Gestione della Riserva naturale Isola di Vivara. Quali possibili sviluppi per una fruizione "ecosostenibile" dell'Oasi?
L'esperienza di mio Padre come Presidente del comitato di Gestione della Riserva naturale dell'Isola di Vivara sta per concludersi. Gli interventi che possono farsi sono molto limitati per una serie di ragioni, ma soprattutto per il delicato microclima che si è venuto a creare e che favorisci il sostare di una serie di uccelli migratori. Le azioni possibili sono, quindi, soprattutto in difesa di questo microclima per cui la fruibilità dell'isola è fortemente limitata. Anche le visite delle scolaresche e la presenza di persone è limitata a circa una quindicina di unità ed è fortemente controllata.
Per quello che è di mia conoscenza, al momento, non sono previsti sostanziali differenti sviluppi.
Il 2020 vedrà Alessandro, impegnato con il Brand "Marchio verificato", operare in un settore che, mira al recupero e alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari campane. Particolare rilevanza, quindi, al "pomodorino rosso" e al "datterino giallo". Come e dove viene reperito il prodotto migliore e quali canali sono stati individuati e/o privilegiati per la promozione sul territorio nazionale ed estero?
Il progetto di Marchio Verificato è nato due anni fa con l'intento di far conoscere le eccellenze gastronomiche campane, con un particolare focus sul pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP.
È un progetto molto ambizioso ma che da subito ha dato i suoi frutti, permettendo pian piano all'azienda di allargare la gamma di prodotti anche al pomodorino giallo.
Credo che ogni singolo prodotto alimentare abbia una propria geo-località di nascita e crescita che ne esalti i principi organolettici. Il Parco Nazionale del Vesuvio ne è l'esempio per il pomodorino del piennolo, il quale grazie a determinate condizioni atmosferiche prospera e diventa un pomodoro unico nel suo genere per sapore e aspetto.
Essendo questi prodotti più facilmente reperibili in Campania, al momento i nostri canali di vendita sono soprattutto esteri, ma l'obiettivo è quello di valorizzare i nostri prodotti anche sul territorio nazionale attraverso i social media e mezzi di comunicazione digitale, ancora poco utilizzati nel settore primario.
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