La sartoria napoletana, espressione di tradizione locale, artigianato, creatività, genialità ,passione ed emozioni esportate in tutto il mondo , nasce all' ombra del Vesuvio diversi secoli fa.
Correva l'anno 1351. Nella Chiesa di Sant'Eligio , a ridosso del quartiere Mercato, vede la luce la Confraternita dei sartori, una categoria di artigiani che, favorita dallo sviluppo di fabbriche produttrici di lana e seta, nel '400 dà il via ad una produzione sartoriale che conquisterà molte corti europee. La storia narra che, intorno al '600, i sarti napoletani riconosciuti dalla Confraternita fossero circa seicentosette. Seguono periodi di splendore fino ad una fase di declino, dovuta alla differenza tra lo stile lineare della moda europea e lo sfarzo di gusto tipicamente napoletano. Superato il periodo più cupo, determinatosi tra il 1700 ed il 1800, riprende proprio nell'800 la produzione sartoriale che fa mostra di capacità artistica, manualità ed estro che , uniti alla ricercatezza delle stoffe, ne fa punto di riferimento di "eccellenza" della moda che permane fino ad oggi. Nel corso dei secoli l'arte si è perfezionata e, nel tempo, si è assistito al fiorire di tantissimi laboratori che ,da piccole botteghe, acquistato fama e prestigio, sono diventate veri e propri atelier. Nei laboratori l'abito sartoriale viene "costruito "rispondendo ai canoni di un'eleganza fatta di dettagli che , dalla scelta dei tessuti all'etichetta, ritroviamo in numerosi esponenti della moda napoletana.
Ed è tra manichini, strumenti, forbici e squadre che Natalia Galkina Novi incontra il Maestro Luigi Dalcuore, titolare dell' omonima sartoria. Nel laboratorio/atelier di via Caracciolo, l'arte della fotografa si evidenzia immediatamente: il ritratto in bianco e nero del titolare che, pur provvisto di casco con visiera consigliato ed utilizzato per l'applicazione delle norme utili per la diffusione del Covid 19 che ha compromesso , negli ultimi mesi, l'economia mondiale, non si sottrae all'obiettivo della Nikon per uno scatto di notevole impatto . Per i nostri lettori, una mia breve descrizione di chi, , come afferma l'istituzione giornalistica britannica e mondiale "Financial times", riferendosi alla sartoria napoletana,"…. non segue la moda ma la fa".