The Capri Times






















Daniele Benincasa, avvocato ed assessore in Vietri sul Mare, racconta il suo legame con il territorio tra passato, presente e futuro.
Testo Caterina Marina Anselmo
Foto Natalia Galkina Novi
Novembre 2025
Nel cuore della Costiera Amalfitana, Vietri sul Mare continua a rappresentare un punto di riferimento per la tradizione ceramica, la cultura e il turismo di qualità. Con la nuova giunta comunale guidata dal sindaco Giovanni De Simone, l’assessore Daniele Benincasa, con deleghe alla cultura, alla ceramica, allo spettacolo, all’informatica e al personale, è chiamato a coniugare innovazione e identità territoriale. In questa intervista, l’assessore Benincasa illustra le linee guida del suo mandato, le sfide imminenti e la visione di una Vietri sempre più dinamica e connessa con il mondo.
Daniele Benincasa, giovane avvocato nato a Salerno nel ‘91, residente a Vietri dove attualmente svolge la sua attività professionale e politica. Prima di addentrarci nella narrazione del presente, può parlarci di Daniele bambino e adolescente?
Da bambino non ero particolarmente appassionato al mio territorio, perché spesso lo vedevo depredata dai turisti. La stagione che detestavo di più era l’estate: la piazza si riempiva di visitatori e noi bambini non potevamo più giocarci liberamente. Con il passare del tempo, però, ho iniziato a rendermi conto del valore di ciò che avevamo. Confrontando Vietri con altri luoghi che pure facevano tanto per valorizzarsi ma non avevano la nostra bellezza, ho capito quanto fossimo fortunati! Da piccolo trascorrevo molto tempo in strada: posso dire che mi hanno cresciuto i vietresi. A cinque anni già andavo a fare piccole spese nei negozi, e tutti mi conoscevano. Mia nonna abitava proprio sulla piazza, e se combinavo qualche marachella, la notizia arrivava a mia madre, in via Strettola, ancor prima che io tornassi a casa! È davvero il paese che mi ha cresciuto! Ci conosciamo tutti, e per questo sono molto legato a Marina, alle sue tradizioni e ai ricordi della mia infanzia.

 E chi è Daniele Benincasa oggi?
Oggi sono un ragazzo appassionato del suo paese. Sono avvocato, anche se il settore dell’avvocatura sta attraversando un periodo difficile perché molto inflazionato, e farsi spazio tra chi ha già iniziato da tempo non è semplice. Ho però la fortuna di lavorare nello studio di famiglia, accanto a mio padre, che è anche stato sindaco di Vietri per dieci anni. Per me è stato un grande onore essere suo figlio, ma ha rappresentato anche una grande responsabilità: dovevo stare attento a ciò che facevo per non metterlo in difficoltà. Ho sempre rigato dritto, allontanandomi da quei giochi di strada che potevano creare imbarazzo, come la famosa “battaglia delle uova”. La mia generazione si è divertita in strada: magari dando fuoco ai cartoni trovati in giro, ma sempre con rispetto reciproco. Siamo cresciuti senza cellulari, con valori solidi e rispetto per le istituzioni, per i maestri, per gli adulti. La scintilla per il turismo è scoccata quando, durante l’Erasmus in Croazia, mi fermai a Lignano Sabbiadoro con un amico. Lì vidi un territorio completamente adattato alla vocazione turistica, e pensai che anche Vietri, per la sua posizione e la sua bellezza, potesse offrire tantissimo — bastava impegnarsi e fornire servizi adeguati. Quando tornai a casa, dopo gli studi universitari a Ferrara, cominciai a collaborare con l’amministrazione comunale come referente del sindaco a Marina e nel tempo ho organizzato varie manifestazioni, tra cui “Vietri in Love”, con i cuori di polistirolo realizzati dai vietresi, per animare i periodi più tranquilli dell’anno — come febbraio o Pasqua — e far trovare ai visitatori un paese sempre vivo, accogliente e pronto a offrire esperienze autentiche.

Come è cominciata la sua esperienza politica?
Nel 2019 mi sono candidato alle elezioni comunali, ricevendo la fiducia dei vietresi. Da allora ho ricevuto, tra le altre, una delle deleghe più importanti: quella alla ceramica. Nel 2024 sono stato rieletto, mantenendo lo stesso incarico, e ho supporter la ricostituzione al Forum dei Giovani. Dopo il mio ingresso in consiglio comunale, il forum aveva attraversato un periodo di inattività, complice la pandemia e il fatto che molti di noi erano ormai cresciuti e avevano intrapreso percorsi diversi. L’anno scorso, però, siamo riusciti a ricostituirlo, grazie anche a un gruppo di ragazzi che mi ha seguito con entusiasmo. Ritengo fondamentale la presenza del forum, non tanto per avvicinare i giovani alla politica, quanto per farli appassionare al territorio. È una delle deleghe che, insieme a quella della ceramica, mi dà maggiore soddisfazione.

Come si è evoluto nel tempo il suo legame con il territorio e in che modo oggi si traduce nel suo impegno per la tutela e la promozione della ceramica vietrese, conosciuta in tutto il mondo? Qual è, attualmente, la situazione del settore e quali sono le principali iniziative che il Comune ha messo in campo — o intende realizzare — per valorizzare sempre di più questa antica arte?
Nel mondo della ceramica sono entrato in punta di piedi, a 27 anni, appena eletto. Ho voluto prima imparare e comprendere: i cicli di produzione, le temperature di cottura, le tecniche e la cura artigianale con cui vengono realizzati i pezzi. Non è stato semplice, ma ho seguito da vicino diverse botteghe per capire davvero il valore di questo mestiere. Negli ultimi sette anni è stato fatto un importante lavoro di crescita e unificazione nel settore della ceramica vietrese, l’amministrazione ha favorito la nascita di un’associazione di ceramisti e la richiesta del marchio IGP, strumento fondamentale per proteggere la ceramica vietrese dalle imitazioni e valorizzarla a livello europeo. L’obiettivo è rilanciare il comparto attraverso la riattivazione delle fabbriche, il recupero degli spazi dismessi e la creazione di nuove opportunità di lavoro. In quest’ottica, la CNA sta contribuendo alla formazione di giovani artigiani per permettere loro di lavorare e restare sul territorio. La scelta di limitare l’uso del marchio IGP a chi produce nel territorio di Vietri è strategica: serve a valorizzare le strutture locali e a incentivare nuovi insediamenti produttivi nel paese. Il progetto potrà ampliarsi in futuro, ma oggi la priorità è rafforzare la ceramica vietrese proprio nel luogo in cui è nata. Un ruolo centrale è anche la formazione: grazie alla Regione Campania è attiva a Raito una scuola di ceramica che, con un corso di secondo livello, offre una qualifica riconosciuta in Europa. I risultati sono molto positivi: la maggior parte degli iscritti dello scorso anno ha trovato lavoro nelle botteghe del territorio o ha avviato una propria attività.
Come è il suo rapporto con i ceramisti? 
Il rapporto con i ceramisti è molto positivo e ritengo che mi apprezzino perché non impongo mai le mie decisioni: spesso sono loro stessi a proporre iniziative e suggerimenti. Mi impegno sempre a garantire a tutti la giusta visibilità. Per esempio, in occasione della Fiera del Turismo a Rimini, che si tiene ogni anno, facciamo partecipare un ceramista diverso ogni volta. Quest’anno è intervenuto Antonio Solimene, che ha la bottega in stazione; l’anno scorso abbiamo avuto Tiziano Massimino, e l’anno precedente Francesco Raimondi. In passato, abbiamo anche collaborato con la RAI durante le missioni estive e abbiamo ospitato D’Acunto con il tornio. Cerco sempre di mantenere un equilibrio costante: organizzo riunioni periodiche per informare tutti e garantire il coinvolgimento di chi è disponibile. Il messaggio che voglio trasmettere ai ceramisti è che loro sono il cuore di Vietri e, per me, tutti sono sullo stesso piano, senza preferenze.
E per quanto riguarda il marchio IGP. a che punto siamo?
L’associazione dei ceramisti ha già pronta tutta la documentazione.L’associazione è stata costituita, il disciplinare è stato redatto e il conto corrente è stato aperto, come richiesto tra le condizioni necessarie. Ora siamo in attesa che il Ministero apra la finestra per poter inoltrare la domanda e ottenere il marchio. Secondo alcune voci di corridoio, siamo ormai in dirittura d’arrivo. Il nostro comune dovrebbe essere il primo tra quelli di antica tradizione ceramica a presentare la domanda. Anche altri comuni si stanno muovendo per ottenere il marchio, ma Vietri farà da apripista. Altri territori ci stanno già chiedendo informazioni su come procedere e, grazie all’impegno della CNA, siamo riusciti rapidamente ad aggiornare il disciplinare, che in passato era stato predisposto dall’Ente Ceramica. Lo abbiamo rivisto e adattato alle esigenze attuali: mentre la versione storica indicava decorazioni precise, oggi l’attenzione è rivolta soprattutto alla qualità della manifattura e all’utilizzo di uno specifico smalto, più che al tipo di decoro.

Consideriamo per un attimo il legame tra turismo,l'arte ceramica ed il territorio di questa comunità. Come intende gestirne la sostenibilità ambientale e sociale tenendo conto di tutto quello che ci gira intorno come, ad esempio, il traffico. Come si attiva il Comune all'interno di queste problematiche?
 L’amministrazione ha una visione precisa del futuro di Vietri e sta lavorando per migliorarne viabilità, sostenibilità e qualità urbana. Il progetto principale prevede parcheggi a monte collegati a Marina da una cabinovia, con l’obiettivo di destinare l’area marina esclusivamente ai residenti tramite un sistema di navette. È in fase avanzata anche un project financing avviato 14 anni fa: il progetto esecutivo è stato verificato e presto sarà portato in Consiglio comunale, consentendo l’avvio dei lavori nell’area della scuola media Punzi, dove sorgeranno 200 posti auto a rotazione e 90 box per residenti. Nello stesso intervento sono previsti 19 posti per autobus e 50 posti auto aggiuntivi all’uscita dell’autostrada. La Regione ha inoltre finanziato la progettazione esecutiva della cabinovia, ridisegnata per passare sopra il fiume. Una volta realizzate le nuove infrastrutture, sarà possibile ridefinire l’organizzazione dei parcheggi. L’utilizzo del campo sportivo come parcheggio, pur problematico per i residenti, sostiene l’economia locale garantendo afflusso turistico tutto l’anno; chiuderlo d’estate danneggerebbe le attività commerciali. Negli ultimi anni Vietri è cresciuta molto: oggi si lavora otto mesi l’anno a Vietri e cinque a Marina, grazie a interventi di riqualificazione urbana e alla capacità degli imprenditori di investire e seguire l’evoluzione del territorio. Sul fronte della sostenibilità, l’obiettivo è rendere Vietri un luogo curato e ordinato, accessibile principalmente via mare o tramite funivia. Tra i sogni futuri figurano una passeggiata lungo il fiume fino a Molina e la creazione di forni comuni per i ceramisti, in vista delle normative ambientali sempre più restrittive.
Accanto alla promozione della ceramica, lei è anche molto attivo nell’organizzazione di spettacoli ed eventi culturali. Ci racconta qualche iniziativa recente?
L’amministrazione promuove da anni un’intensa programmazione culturale per coinvolgere residenti e turisti, valorizzando soprattutto le associazioni locali. Tra gli eventi più importanti c’è “La Bella e la Voce”, concorso canoro che offre premi formativi come la partecipazione a Casa Sanremo. Ogni anno vengono organizzati circa 260-270 eventi tra musica, cultura e ceramica. Un appuntamento centrale è “Il viaggio attraverso la ceramica”, mostra-concorso internazionale ospitata a Palazzo Punzi dal 4 dicembre al 4 febbraio, con la partecipazione di circa 150 artisti europei. Dopo una pausa seguita all’uscita dello storico direttore Enzo Biffi Gentili, la direzione è ora affidata a Rita Raimondi, che porta nuova energia. La mostra dello scorso anno, molto apprezzata, sarà replicata a Faenza, capitale italiana della ceramica. Il 17 gennaio si celebra la Festa dei Ceramisti in onore di Sant’Antuono, con riti propiziatori, fuochi, degustazioni e musica, mantenendo viva una tradizione profondamente legata al mestiere della ceramica. Parallelamente si promuove la cultura attraverso presentazioni di libri con degustazioni, grazie a associazioni storiche come Divini Libri, e con il concorso “Poesis”, organizzato dalla Congrega Letteraria: un evento patrocinato dal MIUR che coinvolge circa 400 giovani talenti e genera anche un indotto turistico. A ciò si affiancano iniziative dedicate alla valorizzazione dei prodotti tipici, in una manifestazione sul corso principale che offre degustazioni di eccellenze locali. L’amministrazione ritiene che il turismo moderno sia esperienziale: i visitatori cercano attività autentiche e partecipative. In quest’ottica, anche ceramisti e ristoratori propongono esperienze pratiche e percorsi enogastronomici legati ai sapori del territorio. Tra gli eventi di rilievo figura anche “Borgo DiVino” ad Albori, oltre a numerosi spettacoli musicali e di danza. Infine, la Festa dell’Immacolata — con la processione delle tre di notte e i falò sulla spiaggia — rappresenta una tradizione molto sentita; si sta lavorando per renderla più accessibile e attrattiva anche per i visitatori, valorizzando il ruolo dei giovani che la mantengono viva.

Quale visione ha del futuro di Vietri ?
Abbiamo una visione chiara del futuro di Vietri e stiamo lavorando per realizzare interventi che migliorino mobilità, vivibilità e sviluppo sostenibile. Il progetto prevede parcheggi a monte collegati a Marina tramite una cabinovia, così da riservare Marina ai residenti e introdurre un sistema di navette. Stiamo valutando anche la realizzazione di una darsena vicino all’attracco dei traghetti. Dopo 14 anni, il project financing è vicino alla conclusione: abbiamo ricevuto il progetto esecutivo e lo porteremo in Consiglio comunale. Nell’area della scuola media Punzi sorgeranno 200 posti auto a rotazione e 90 box per i residenti. All’uscita dell’autostrada sono previsti 19 posti per bus e altri 50 per auto. La Regione ha inoltre finanziato il progetto esecutivo della cabinovia, la cui linea è stata ridisegnata per garantirne la sicurezza. Questi interventi ci permetteranno di organizzare meglio la sosta e ridurre il traffico. Sappiamo che il parcheggio al campo sportivo crea disagi, ma permette alle attività commerciali di lavorare tutto l’anno; limitarne l’uso in estate rischierebbe di penalizzare il turismo e l’economia locale. Negli ultimi anni Vietri è cresciuta molto, grazie sia agli interventi pubblici sia alla capacità degli imprenditori di valorizzare il territorio. Oggi si lavora più a lungo rispetto al passato, segno che la qualità dell’offerta è migliorata. La nostra idea di sostenibilità è quella di un paese curato, ordinato, accessibile via mare o funivia. Sogniamo percorsi pedonali lungo il fiume fino a Molina. E guardiamo avanti anche sul fronte ambientale: in futuro potrebbe nascere una struttura con forni comuni per i ceramisti, gestiti e controllati dal Consorzio, per rispondere alle nuove normative senza penalizzare la tradizione.
Quale messaggio vuole lanciare ai turisti e ai visitatori che scelgono di visitare “ la porta della costiera amalfitana"?
Da tempo portiamo avanti una battaglia per affermare che Vietri è ,a pieno titolo, parte della Costiera Amalfitana. Per anni, persino alcuni dei nostri vicini non ci hanno considerato appartenenti a questo territorio, ma la realtà è che Vietri rappresenta un vero crocevia di bellezza: da qui, in soli quaranta minuti, è possibile raggiungere numerosi luoghi di grande interesse. Siamo inoltre privilegiati dalla presenza dell’uscita autostradale, anche se purtroppo non esiste un ingresso. Per questo abbiamo richiesto alla Regione Campania e ad Autostrade Meridionali di valutarne la realizzazione: poter accedere verso il Cilento direttamente da Vietri renderebbe il nostro comune ancora più strategico. Oltre alla posizione, abbiamo una storia ricchissima. Ai turisti suggerisco sempre di scoprire la nostra lunga tradizione e di osservare come i nostri artigiani custodiscono e tramandano il sapere della ceramica attraverso il loro lavoro. Invito quindi a passeggiare per Vietri non solo per ammirarne le bellezze naturalistiche e architettoniche, ma anche per immergersi nella nostra identità più profonda: la tradizione ceramica.