The Capri Times












Daria Pushkova

Testo Caterina Marina Anselmo
Foto Natalia Galkina Novi
Gennaio 2024

La seconda parte dell’incontro con l’Editore si svolge nel cuore della città, presso il Centro Russo di Scienze e Cultura (Casa Russa) in piazza Cairoli. L’Ente, che da un decennio è un punto di riferimento per tutti coloro che amano la cultura russa, persegue la finalità di creare rapporti tra Stati, fuori dalle dinamiche politiche dei Paesi.

Siamo accolti dalla dottoressa Daria Pushkova, Direttrice del Centro Culturale dal 2019, la quale sottolinea ancora una volta che l’Italia e la Russia sono legate dall’amore per la storia, per l’arte, per la cultura ed il bello in generale e rileva l’importanza del dialogo tra idee paesi.

Come di consueto, apro i miei lavori con invito ad una breve
presentazione dell’intervistato. Daria Puskova si racconta…
Sono arrivata in Italia per iniziare il mio percorso come direttore della Casa
Russa a Roma nel 2019, meno di un anno dopo abbiamo affrontato la prima sfida
nella nostra attività: è iniziata la pandemia e abbiamo dovuto ricostruire il nostro
lavoro online. Qui la mia esperienza professionale mi è stata molto utile: per più di 20 anni, prima di ricoprire la carica di capo di un'istituzione culturale, mi
occupavo di giornalismo televisivo: ho fatto il percorso dal redattore, reporter, presentatrice a caporedattore di telegiornali che andavano in onda in prime time.
Per questo non abbiamo avuto nessune difficoltà con le attività del nostro centro
culturale online: intervistavo i rappresentanti del mondo della cultura provenienti dalla Russia e dall'Italia, organizzavamo lezioni, conferenze, proiezioni di film e così via – sempre aumentando il numero delle persone che ci seguivano sulle nostre pagine social. Dopo abbiamo avuto una nuova sfida sul nostro percorso: la complicazione della situazione geopolitica internazionale. Tuttavia, devo notare che in Italia la cultura occupa un posto speciale, quindi riusciamo anche adesso ad attirare di piu delle persone interessate alla storia, alle tradizioni, alla letteratura, alla musica, all'arte russa e, ovviamente, alla lingua russa. Le nostre attività sono volte a preservare i legami storici tra i nostri paesi e continuiamo a lavorare in questo campo.

Da una lunga carriera che l’ha vista affermata giornalista ed eccellente conduttrice alla Direzione di un Centro Culturale di elevato spessore. Come è avvenuto il passaggio da un contesto all’altro e come vive, ogni giorno, il suo ruolo di responsabile?
Si dice che se fai ciò che ami veramente, non lavorerai nemmeno un giorno nella tua vita. Sono molto fortunata: credo davvero in quello che faccio e mi fa piacere portare gioia alle persone. Nella vita quotidiana, le persone hanno diversi problemi. Venendo alla Casa Russa, sanno che qui potranno
sicuramente rilassarsi, ascoltare musica meravigliosa creata nel corso di molti
secoli, conoscere i migliori esempi di arte russa e imparare qualcosa di nuovo sui legami culturali tra Russia e Italia. Nelle nostre sale c'è un'atmosfera accogliente piena di amore per l'arte. E noi siamo sempre felici di vedere inostri visitatori che si sentono benvenuti.

In questo momento ci troviamo nella sala Biblioteca della Casa Russa. Quali caratteristiche presenta e come viene
organizzata?
La Casa Russa a Roma – ovvero il Centro Russo di Scienza Cultura – è stata
inaugurata nel 2011 e, subito dopo l’apertura, in una delle nostre sale è entrata in funzione la biblioteca. La nostra collezione principale è in russo, è la letteratura per i connazionali - bambini e adulti. Si può venire qui in qualsiasi giorno tranne la domenica, fare l’iscrizione e iniziare a utilizzare i libri. Recentemente abbiamo aggiunto al nostro fondo libri letteratura in italiano sulla Russia, edizioni tradotte di prosa e poesia. Tra questi figurano anche i libri della casa editrice “Sandro Teti Editore”. Ad esempio, due anni fa, alla Casa Russa a Roma, abbiamo presentato la traduzione de “La fanciulla dello zar” di Marina Cvetaeva, realizzata dalla traduttrice italiana Marilena Rea e pubblicata da Sandro Teti. Lavorava sulla traduzione di quest'opera per sette anni e naturalmente vogliamo che il numero più grande possibile di italiani conoscano le novità e abbiano l'opportunità di scoprire le opere della letteratura russa. Per questo teniamo regolarmente presentazioni di libri, informiamo i nostri visitatori e abbonati delle novità sul mercato italiano di libri tradotti dal russo e organizziamo diversi incontri: ad esempio, in questo periodo una volta al mese si svolgono le lezioni della professoressa di letteratura russa Rita Giuliani sulle opere di Majakovskij, Esenin, Blok e altri grandi poeti russi.

Ed in biblioteca, ospite elegante e raffinato, come prima accennato, ritroviamo Sandro Teti che incontra Daria Pushkova e la nostra Natalia Galkina. Segue un’attenta
sessione fotografica da cui traspare la raffinatezza e l’eleganza di entrambi, nonché la cura per i dettagli e tra un volume e l’altro presenti sugli scaffali,  continuiamo a  conversare con l’apprezzatissima Direttrice chiedendole
quali difficoltà incontra oggi e come immagina ed auspica il suo lavoro tra cinque anni.
In un mondo in rapido cambiamento, è estremamente difficile pianificare a lungo
termine, quindi procedo dalla realtà di oggi. Continuiamo a fare il nostro lavoro:
presso la Casa Russa esistono corsi di lingua russa per gli italiani, i laboratori artistici di danza classica, canto, pianoforte, clarinetto, pittura per bambini.
Organizziamo presentazioni di libri, concerti, proiezioni di film e molto altro. E posso solo fidarmi delle recensioni di persone che frequentano i nostri eventi, che ci ringraziano con sincerità ed entusiasmo per aver preservato i ponti culturali che storicamente esistono tra la Russia e l’Italia. La cultura russa è parte integrante della cultura mondiale; senza la letteratura russa è impossibile non solo immaginare il patrimonio letterario mondiale, ma anche, soprattutto, comprendere quanto sia vario il mondo.
E continueremo a far conoscere al pubblico italiano i nostri musicisti e pittori, le pagine
della letteratura russa e le storie straordinarie che uniscono i nostri popoli. Ad esempio, l'anno scorso abbiamo presentato al pubblico un libro su un imprenditore russo della Siberia, Fedor Sabašnikov, che nel 1892 acquistò l’originale del “Codice sul volo degli uccelli” di Leonardo Da Vinci e pubblicò la prima edizione stampata di questo manoscritto. Sabašnikov donò poi l'originale al Re d'Italia, Umberto I. Ora questo manoscritto è conservato nella Biblioteca Reale di Torino, e pochi sanno che alla stampa di questa edizione ha contribuito un mecenate russo. Ora le persone che
seguono le nostre attività conoscono questa meravigliosa storia, e negli anni del
nostro lavoro il numero dei follower sui social della Casa Russa ha raggiunto 30.000 persone. Forse, nel contesto della storia mondiale, non è una cifra impressionante, ma se questa goccia nell'oceano aiuta qualcuno a percepire la profondità della compenetrazione di culture e popoli, lo considereremo un prezioso contributo allo sviluppo di un quadro diversificato del mondo contemporaneo. Domani ci sostituisce una nuova generazione e costruisce il proprio mondo. Il nostro compito oggi invece è cercare di istruire persone che conoscano la storia, la cultura e si rendano conto che viviamo tutti su un unico pianeta.

Come Sandro e Daria sanno, l’intervista viene pubblicata sulla
rivista on line italo/russa http://thecapritimes.com . Ringraziamo
entrambi anche da parte dei lettori per la disponibilità e la
collaborazione offerta. Saremo lieti di poter partecipare e
condividere prossime esperienze previste dai futuri programmi di
lavoro per la diffusione della cultura italo/russa.
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