G.: La mia carriera nel mondo della ristorazione nasce dopo la Scuola Media
(così definita negli anni ‘70) e come tutte le carriere ci sono degli elementi che l’ hanno ispirato e che il “la “è dato sempre da qualcosa o da qualcuno.
Nel mio caso nasce da un grande personaggio nel settore, il grande Chef Gerardo Novi, scomparso di recente, che io, appena undicenne, ho conosciuto in quanto fidanzato di una nostra cugina. Gerardo ci parlava delle sue esperienze nei grandi alberghie quei racconti mi affascinarono al punto da farmi optare, negli anni seguenti, invece che per il mondo del commercio dei tessuti e dell’abbigliamento del quale si occupava la mia famiglia, per il mondo della ristorazione. Quindi l’input per il nuovo percorso nasce in conseguenza di quanto descritto. Inizialmente ero partito con l’idea di occuparmi della cucina ma, a causa della mia corporatura di gracile quattordicenne, mi fu sconsigliato ed optai, invece, per il settore “Ricevimento e cassa”, cioè della Reception dell’albergo perché in fondo, già allora, il mio obiettivo era comunque quello di diventare, un giorno, direttore di Hotel. Per raggiungere lo scopo avevo bisogno di pratica lavorativa in tutti i reparti dell’albergo e quindi,sempre grazie a Gerardo Novi, ebbi la possibilità di avviare la mia prima esperienza lavorativa a Praia a Mare, in provincia di Cosenza, presso “La Mantinera “di Fiuzzi, esperienza condivisa con ad un altro grande Chef, sempre componente della famiglia, nostro zio Giuseppe Pisciotta, detto Pino. Era il 1980!