Mi fai capire meglio cosa intendi con l’espressione “non sono ancora pronta
vocalmente” e, a proposito di voce, come un soprano se ne prende cura?
Come prima cosa devo dire subito che il canto è una specie di atletismo, un atletismo psicomotorio e, di conseguenza, ogni cantante tratta un pò se stesso come un atleta. Ritengo che anche se si ha il talento più grande del mondo, la voce più facile del mondo, un dono della natura, con gli anni di carriera effettui una specie di atletismo con allenamento costante. Abbiamo visto molto spesso i cantanti che non reggono tanti anni di carriera proprio per questo motivi, perché i ritmi sono molto serrati adesso e quindi devi essere sempre pronta in scena. Voi mi vedete arrivare in scena, ad esempio, per questa serata ma per arrivare sul palco occorrono prima tantissime prove una dopo l’altra, poi le prove con l’orchestra e la ripetizione infinita delle stesse cose che, alla fine, stanca. Quindi, se non sei allenato con la voce, che è uno strumento molto delicato per cui devi sapere calibrare te stesso, sapere misurare quanto dare alle prove per poi conservare l'energia per le recite, non vai avanti. La voce richiede un allenamento costante, quotidiano, ma quando dico quotidiano non scherzo! Magari se sei raffreddato o stai male e non puoi cantare in voce, comunque devi allenare il fiato attraverso i vari esercizi disponibili.
Poi vi è l'allenamento muscolare e poi si deve pensare a stare bene, prendersi cura della salute perché tutto questo deve funzionare, deve reggere i viaggi, deve reggere la stanchezza, le prove, l’alzarsi presto, andare a cantare, dormire poco. Tutta la vita di un cantante deve essere totalmente dedicata allo star bene e questo prima capisci meglio è perchè magari a tanti giovani sembra tutto facile perché quando sei giovane è tutto facile, però poi bisogna capire che non sarà sempre così e quindi bisogna un po’ capitalizzare e essere sensibili per mantenere la voce sempre fresca, capire qual è il repertorio che più si addice a te, per non rovinare, per non forzare, per essere sempre stimolata da te stessa ma anche allo stesso tempo conservare, per trovare questo filo sottile che cammina in mezzo ai vulcani, alle sabbie mobili e poi sicuramente per la voce questo, ci vuole lo stare bene, allenamento quotidiano e repertorio giusto ed essere sensibile come artista e soprattutto non perdere mai l'entusiasmo. A me è successo di pensare… “Non ce la faccio più, sono vuota emotivamente dentro” però poi in qualche modo risorgi!
Se fai questo mestiere come diceva unna poetessa russa “Se potete non scrivere, non scrivete” io dico lo stesso per il canto: “se potete non cantare, non cantate”.
Perché non c'è nessun denaro, nessun tornaconto in soldi che ti ripaga in questo che è l’impegno della tua vita, un impegno totalizzzante per il quale sacrifichi altre cose. Come mio figlio del quale non ho visto tante cose della sua infanzia perché ero sempre in giro però sono felice di fare questo lavoro che per me è un privilegio, io ho lottato per avere occasione di poter sacrificare altre cose per il canto quindi forse sono anche un po’ patetica ma per me e così.