The Capri Times














Palazzo Suriano

Carlo De Felice
Testo Caterina Marina Anselmo
Foto Natalia Galkina Novi
Dicembre 2023
Percorrendo via Madonna dell’Arco, la stradina che dalla Marina si inerpica verso Raito,, tra l’azzurro del mare ed il verde della collina, arrivati al civico 30 ci si ritrova all’ingresso di un’antica costruzione che dagli anni 80 appartiene ai Suriano /De Felice. Da una prima idea di “casa per villeggiatura” accantonata e poi ripresa ,attraverso un lungo periodo di ristrutturazione, i proprietari sono pervenuti alla struttura attuale denominata “Palazzo Suriano Heritage Hotel”.
E’ il pomeriggio di un sabato piovoso, e tra lo sciabordio delle onde ed il suono di un antico grammofono che riproduce brani d’epoca, Deborah e Carlo De Felice, squisitamente ospitali ci accompagnano in un percorso d’altri tempi.

Siamo a Palazzo Suriano Hotel Heritage, in via Madonna dell’Arco 30 Vietri sul mare. Da “casa per villeggiatura “ a  hotel per incantevoli soggiorni tra l’azzurro del mare ed il verde della collina. Apriamo questo articolo con la storia della dimora dei Suriano/De Felice raccontata da  Debora e Carlo De Felice, che gestiscono la struttura con Camillo, fratello di Carlo, nel ricordo dei loro genitori che tanto amarono questi luoghi.
Debora: L’idea di una casa per villeggiatura risale al momento in cui , negli anni 80, i genitori di Carlo , allora residenti a Salerno, presero in considerazione la possibilità di acquistare un immobile sul mare. In modo particolare la ricerca di una “casa “ per le vacanze stava a cuore a mia suocera, sig.ra Donatella Suriano, vista la difficoltà a ristrutturare l’antica dimora di famiglia, il Palazzo Suriano di Palmi, danneggiata dal terremoto e dal tempo, la cui costruzione risale al 1783 ad opera degli antenati. La residenza di Palmi viene descritta come un palazzo che “si articola su due livelli da un lato, su quattro nel lato posteriore. La facciata è arricchita da balconi con ringhiere decorate in ferro battuto, che creano un gioco armonico pur essendo di manifattura particolarmente semplice. La distribuzione interna denota la sua duplice funzione di residenza nobiliare al piano superiore (piano nobile) e di deposito per i prodotti agricoli al piano terreno. La consuetudine del tempo, come visibile in altre residenze gentilizie, era quella di lasciare la muratura a vista risaltandone la composizione”.
Ma vi è di piu. Il bisnonno di Carlo era benvoluto dai suoi contadini ed amava tutti loro al punto che , per permettere a tutti di godere della stessa vista del mare e del panorama fino alle isole Eolie che egli ammirava dalle sue finestre, fece sventrare una parte del suo palazzo per permettere la costruzione di un Belvedere che oggi costituisce il cuore pulsante del Paese, il “Belvedere Suriano”.

E veniamo ora al Palazzo Suriano di Vietri sul mare
C.D.F.: Era un palazzo nobile ma non apparteneva ai De Felice /Suriano
Presenta tre fabbricati, uno è quello che vediamo, un altro è al di sotto di queste stanze, infine abbiamo un terzo fabbricato per metà in gestione, ed un altro che è rimasto abbandonato, appartenente forse ai coloni. Mi raccontano che, prima dell’alluvione del ‘54, qui ci fosse un bar ed una discesa a mare scomparsi a causa dell’evento catastrofico.
Negli anni ’80, quindi, la signora Donatella, maturò l’idea di una casa sul mare. Pur essendo automunita, guidava senza allontanarsi troppo da casa per cui, dopo aver pensato anche a Ravello e Conca dei Marini, effettuò la scelta di una dimora sul mare a Vietri che era molto vicina a Salerno e compatibile con le sue esigenze.
Nacque così il progetto di trasformazione del palazzo in una casa vacanze ma l’idea fu subito abbandonata. Successivamente si è ripensato al progetto iniziale e sono stati avviati lavori di ristrutturazione che, aggiungo, sono durati circa vent’anni
Al restauro ha partecipato Carlo Capanni da Firenze che ha ripreso il tutto, compreso la Biblioteca, ha progettato la cucina che mia suocera ha voluto riprodotta con gli stessi colori della biblioteca ed altri dettagli che sono stati curati nel tempo.

Passiamo ora a Carlo De Felice, avvocato, figlio dell’avv.to Arturo, nonché albergatore, come lui stesso si è definito. Parliamo della sua professione di avvocato e di albergatore. Quanto ha influito nella sua attività lavorativa essere figlio di un avvocato e come nasce, invece, la sua passione per un settore particolare come quello del turismo?
C.D.F.: La scelta primaria professionale, cioè l’avvocatura, nasce dal fatto che sono cresciuto in quel determinato ambiente che comunque prediligevo e ciò ha sicuramente determinato la mia scelta professionale. Per quanto riguarda, invece, la passione per lamia attività legata al turismo, nasce dalle caratteristiche peculiari della proprietà di famiglia in Vietri sul mare, il Palazzo nel quale ci troviamo, che ben si è prestato ad una trasformazione da dimora per famiglie ad hotel di charme.

Avvocato e imprenditore con la passione per il turismo e la buona accoglienza”: In tal modo il suo curriculum definisce, tra l ‘altro, Carlo De Felice .
Cosa è per lei la “buona accoglienza “ in generale e come viene, invece, messa in pratica ,in quello che  è il suo regno, Palazzo Suriano?
C.D.F.:L’accoglienza dei nostri ospiti ha inizio ovviamente al loro arrivo, mettendo a disposizione taxy, facchinaggio, parcheggio e tutto quanto altro possa essere richiesto per la circostanza. Ma, al di là dell’organizzazione,  per così dire “tecnica” di tutto quanto indicato, il nostro obiettivo è racchiuso in una semplice riflessione: “Far sentire l’ospite come “ a casa” “ e posso dire molto sinceramente che tutti coloro che lasciano questo luogo affermano di essersi sentiti “In famiglia” . Non a caso non esistono differenze e non mettiamo “distanze” tra noi operatori ed il cliente/ che viene considerato , spesso, come un amico e non come semplice ospite .

Avvocato e imprenditore con la passione per il turismo e la buona accoglienza”: In tal modo il suo curriculum definisce, tra l ‘altro, Carlo De Felice. Cosa è per lei la “buona accoglienza “ in generale e come viene, invece, messa in pratica, in quello che è il suo regno, Palazzo Suriano?
C.D.F.: L’accoglienza dei nostri ospiti ha inizio ovviamente al loro arrivo, mettendo a disposizione taxy, facchinaggio, parcheggio e tutto quanto altro possa essere richiestoper la circostanza. Ma, al di là dell’organizzazione, per così dire “tecnica” di tutto quanto indicato, il nostro obiettivo è racchiuso in una semplice riflessione: “Far sentire l’ospite come “a casa” e posso dire molto sinceramente che tutti coloro che lasciano questo luogo affermano di essersi sentiti “In famiglia”. Non a caso non esistono differenze e non mettiamo “distanze” tra noi operatori ed il cliente/ che viene considerato, spesso, come un amico e non comesemplice ospite.
Una dimora storica in cui le camere e gli arredi sono a cura di …?
C.D.F.: Le camere e gli arredi sono curati da mio fratello Camillo, che io considero un mancato architetto, mentre io mi sono occupato e mi occupo di tutta l’oggettistica. I pezzi da collezione, invece, le raccolte di giornali d’epoca, dei libri, dei grammofoni e quanto altro sono dovuti a mio padre.
L’antica cucina…cuore di ogni dimora, si presenta splendidamente affrescata, con vasellame in ceramica locale . Debora raccontava che era stata voluta dalla suocera , affrescata come la sala biblioteca. Da chi e come viene gestita?
C.D.F.: E’ in questa cucina che la nostra Virginia prepara la prima colazione ed è in questo stesso locale che vengono effettuale le “cooking class” sempre più richieste dagli ospiti.
Per quanto riguarda invece il pranzo e la cena, proponiamo piatti della tradizione “campana” che vengono preparati invece in un’altra grande cucina, dotata di attrezzature professionali in acciaio, che viene utilizzata anche per il catering legato alle cerimonie ed agli eventi.
Quali itinerari particolari o caratteristici suggerisce agli ospiti del suo albergo che intendano esplorare i dintorni ?
C.D.F.: Agli ospiti del mio albergo suggerisco di evitare il traffico automobilistico e di godere del circondario .. Il nostro panorama ha una bellezza pari alle altre zone della costiera per cui, senza dover ricorrere all’automobile, ci si può recare in luoghi fortemente attraenti utilizzando i mezzi pubblici e le vie del mare. Ma ciò che ritengo particolare e che procura grandi soddisfazioni ai nostri clienti, è la possibilità di percorrere numerosi sentieri, in ottimo stato di manutenzione, che conducono fino alle vette delle colline e montagne qui intorno. Abbiamo la fortuna di aver dei sentierii che partono proprio da questa zona, cioè Madonna dell’Arco, per cui davvero i nostri ospiti si trovano in posizione privilegiata per raggiungere Raito, Albori, Maiori, l’Avvocata, effettuando percorsi di trekking sia in maniera autonoma che affidandosi all’esperienza di guide locali, a volte anche volontarie.
Posso aggiungere, inoltre, che l’offerta culturale è molto ampia ed oltre al classico sito archeologico di Pompei, Ercolano, Paestum, etc, sottolineo la facilità dei collegamenti da Vietri con le altre zone turistiche della Campania. Diciamo brevemente che, anche chi arriva senza automobile, ha a disposizione collegamenti marittimi e terresti che permettono di raggiungere numerose destinazioni.

Carlo lei sa che ci presentiamo per conto di una rivista italo/russa  per cui la domanda comune a tutte le interviste non può mancare. L’Hotel viene scelto da turisti russi? Al momento  arrivano richieste ?
C.D.F.: Ospiti russi ce ne sono stati e negli ultimi tempi un po' meno. Tuttavia proprio di recente una coppia russa ha scelto di organizzare presso di noi il proprio matrimonio, per pochi intimi, e per il quale si sono lasciati guidare in tutto e per tutto dalla nostra wedding planner.
Cosa ci racconta della ceramica vietrese che troviamo nelle sale?
C.D.F. Dobbiamo a mio padre ed alla sua passione di collezionista la presenza nelle sale di numerose ceramiche d’autore tra le quali annoveriamo piastrelle della nota artista Irene Kowaliska.
Qual è secondo Carlo la caratteristica piu  notevole di questo palazzo?
C.D.F.: Secondo me il punto forte di questo luogo è la storia intesa non come origine della costruzione ma come elemento che si respira ad ogni passo, partendo dall’ingresso, percorrendo la scala che conduce al piano sul cui fondo compare la griglia che affaccia sul pozzo interno, ritrovato durante i lavori di restauro, nascosto e murato da una parete di cartongesso. Ed ancora la storia che si ritrova nella sala con i grammofoni e la biblioteca in cui troviamo anche giornali d’epoca. Diciamo pure che questa riflessione viene dalle emozioni che mi riportano i clienti nel momento in cui lasciano la nostra struttura.
Possiamo dire, quindi, che queste emozioni suscitate sono dovute alle passioni ed agli interventi che il papà ha impiegato ed impegnato in questo luogo d’incanto?
C.D.F..Diciamo che sono dovute a mio padre per quanto riguarda gli arredi, la progettazione architettonica invece è dovuta a mio fratello Camillo e per quanto riguarda la collezione dei grammofoni, la scelta della musica che ascoltiamo in sottofondo, la funzionalità delle trombe che risalgono al 1920 e che creano un’atmosfera che sa di “antico” lo dobbiamo a me che da anni cerco e ricerco le strumentazioni.
E tra gli hobby e le passioni di Carlo abbiamo scoperto un settore particolare: le scienze meteorologiche. Il suo portale Campania Meteo ha visto la luce tra i primi. Ce lo conferma?
C.D.F. Sin da piccolo sono stato affascinato dai fenomeni meteorologici  ed alle scienze ad essi collegate per cui ho sempre cercato di studiare ed approfondire  l’argomento. Sono stato un autodidatta e, in conseguenza del mio impegno circa venti anni fa fondai un sito Internet, sulle condizioni meteorologiche della Campania denominato, per l’appunto, Campania Meteo, che è ancora attivo  ma al quale non collaboro più a causa di nuovi impegni lavorativi. Rimane, tuttavia, la soddisfazione di essere stati i primi in Campania a lavorare nel settore.
Punti di forza e punti deboli di Vietri sul mare
C.D.F: I punti di forza vietresi sono tanti. Cominciamo con la posizione strategica privilegiata e la diversità di collegamenti dei mezzi di trasporto pubblico. Per cominciare, sottolineo la presenza di una stazione ferroviaria ’unica perché permette collegamenti con Pompei, con Napoli, con Paestum, con varie zone sia della Provincia di Salerno che con la città metropolitana di Napoli. Vietri è dotata di uno svincolo autostradale e tutto questo permette al turista di raggiungere facilmente, sia con mezzo pubblico che privato, gran parte della Regione Campania. Da questo punto di vista, tutti gli ospiti che vengono da noi rimangono contenti non solo per l’amenità dei luoghi ma anche per la posizione strategica che permette loro di muoversi agevolmente ed i clienti restano soddisfatti anche quando dichiarano che è stato meglio aver scelto Vietri piuttosto che altre zone più avanti verso la costiera, proprio perchè da qui sono possibili collegamenti che altrove risultano meno agevoli. Di recente, inoltre, da due anni circa, è stato inaugurato il molo di imbarco per traghetti che collegano Salerno con i porti della costiera amalfitana e con Capri, quindi davvero possiamo ritenerci soddisfatti. Ma vi è anche di più. In questo paese, definito “ la prima perla della costiera” si respira e si vive all’insegna della grande tradizione ceramica che ci contraddistingue da tempo. Una tradizione che si rinnova di anno in anno e che ha reso Vietri famosa in tutto il mondo.
MI hai anche chiesto dei punti deboli e posso dire che si stanno superando. Diciamo pure che fino a dieci, quindici anni fa, Vietri era un pò snobbata. Tuttavia la cittadina si è sviluppata molto dal punto di vista turistico. Forse gli stessi vietresi non credevano molto alle loro potenzialità, considerando la vicinanza di centri come Maiori ed Amalfi, si sentivamo forse come la “sorella minore”. Ora, invece, appare chiaro quanto la storia e la collocazione geografica di questo paese siano risultati importantissimi per il rilancio ed il successivo sviluppo turistico e culturale che ha dato e sta dando ottimi frutti. In questi anni si è fatto molto e molto vi è ancora da realizzare anche grazie al notevole impegno profuso da parte delle Amministrazioni comunali.

L’estate è passata, la stagione autunnale ci avvolge e ci si prepara all’inverno.
Come affronta la stagione fredda un hotel sul mare ?
C.D.F.: Noi puntiamo alla destagionalizzazione nel senso che non dobbiamo pensare e far pensare che la costiera amalfitana viva solo d’estate e di mare; consideriamo che gran parte degli ospiti che arriva alla nostra struttura, anche in piena estate, non ci sceglie per il mare. Abbiamo un tipo di turismo completamente diverso dal turismo della costiera cilentana dove ci si reca esclusivamente per raggiungere le spiagge. Qui da noi non è cosi.
Il turista,  soprattutto straniero, arriva soprattutto per vedere e visitare le bellezze della provincia di Salerno e della Campania. In realtà noi puntiamo alla turismo invernale proprio perché nel nostro territorio la presenza di siti archeologici e culturali, che sono sempre aperti, permettono ciò. Nulla vieta, infatti, in autunno ed in inverno, di visitare Pompei, Napoli, Paestum quindi nella stagione fredda il turista gode il mare nella sua bellezza invernale ma ovviamente si sposta poi verso i luoghi di cultura.
Con quale formula si rivolgerebbe ai lettori per invitarli a  scegliere Palazzo Suriano?
C.D.F.: “Ci siamo sentiti a casa, abbiamo vissuto un’esperienza bellissima. E’ stato come essere in famiglia!“
Questa formula di saluto che il cliente spesso pronuncia prima di lasciare la nostra struttura, è la nostra filosofia: l’ospite non entra in un albergo ma in una casa dove, accolto e coccolato, può stare a suo agio. Quindi non la classica accoglienza formale ma un’accoglienza che, pur offrendo tutti i servizi alberghieri, tratta l ‘ospite come un amico o meglio, come una persona di famiglia.
Facciamo vivere all’ospite l’esperienza vietrese non facendo mancare la nostra vicinanza e i nostri consigli. Spesso li accompagniamo a visitare alcuni siti e luoghi di particolare bellezza presenti nel territorio ed organizziamo per loro corsi di cucina secondo la tradizione gastronomica del nostro territorio. In pratica siamo sempre vicini al nostro ospite ed è con questo spirito che invitiamo i lettori a scegliere Palazzo Suriano!
Il team ringrazia Carlo e Debora per aver condiviso “storie” di famiglia e cogliamo l’occasione per invitare i lettori a trascorrere qualche giorno in questi luoghi “d’autore”, dove ” l’arte si sposa con l’ambiente “.
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