The Capri Times

FESTA DEI DIPLOMATICI

Conferimento della “Medaglia dell’Amicizia “
al Console Onorario Vincenzo Schiavo
7 FEBBRAIO 2025
AMBASCIATA RUSSA
ROMA
Testo: Caterina Marina Anselmo
Febbraio 2025
La storia della diplomazia russa è un fenomeno, se così possiamo definirlo, che è connaturato con la stessa Russia, dai tempi più antichi fino all’attuale Federazione.
Un lungo ed importante percorso che , dal 2002 , viene solennizzato con l’istituzione della ”Giornata dei diplomatici russi” per cui da allora, il 10 febbraio di ogni anno, il Corpo diplomatico viene onorato attraverso l’organizzazione di vari eventi.
Ed è questa occasione che ci ha portato il 07 febbraio 2025 , nelle sale dell’Ambasciata Russa in Roma, alla Serata “Russia-Napoli. Un viaggio attraverso lo spazio e il tempo “, per partecipare ad un evento speciale che conferma e sancisce il forte legame russo/partenopeo.
Tra gli invitati annoveriamo rappresentanti del corpo diplomatico dei Paesi amichevoli accreditati a Roma, personalità pubbliche ed esponenti del mondo culturale italiano, giornalisti e amici.
Per questa edizione 2025, un ricco programma ha coinvolto gli ospiti con l’inaugurazione di una Mostra Storica dei Momenti diplomatici tra Russia e Napoli, è seguito il saluto dell'Ambasciatore Aleksei Paramonov, il conferimento della Medaglia dell’”Ordine dell’Amicizia”, un omaggio musicale con l’esibizione del giovane tenore Giuseppe Gambi, la pianista russa e il soprano russo che hanno allietato la serata.

Si ringrazia la dott.ssa Svetlana Nesterenko che, in una giornata densa di impegni ed intense emozioni, ha reso possibile un incontro per un’intervista al Console Onorario, dott. Vincenzo Schiavo, che ritorna sulle nostre pagine in occasione del conferimento della Medaglia dell’ ”Ordine dell'Amicizia”, il più alto titolo onorifico che la Federazione russa riconosce a cittadini stranieri che si distinguono nel sostenere e favorire lo sviluppo delle relazioni tra i Paesi interessati".
La storia professionale del Dottore Vincenzo Schiavo è nota. Possiamo sintetizzarla ricordando ai lettori che inizia nel 1989 all’interno dell’azienda di famiglia per passare, negli anni, ad incarichi sempre più prestigiosi. Dal Turismo al Commercio, due contesti che gestisce brillantemente in contemporanea, attraverso importanti ruoli anche Presidenziali che lo vedono oggi Vice Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR) nonché Presidente Regionale della Confesercenti Campania. Il 2015 è l’anno in cui viene insignito della carica di Console Onorario della Federazione Russa in Napoli, con circoscrizione consolare della Regione Campania, un titolo che viene conferito dal Ministro degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale. Approfondiamo alcuni aspetti della sua esperienza diplomatica con alcune domande che gli rivolgiamo nei saloni dell’Ambasciata russa a Roma.

Gentilissimo dottore Schiavo, ringraziandola in anticipo per la disponibilità e tenuto conto del grande impegno profuso occorso per fronteggiare la giornata, entriamo subito nel vivo della conversazione ed al motivo  che ci ha condotti qui a Roma.
Il notevole riconoscimento a lei tributato con la medaglia
dell’ ” Ordine dell’amicizia “ giunge quasi in contemporanea al decennale della sua esperienza e carica di Console Onorario a Napoli. Possiamo parlare di questo periodo trascorso e del lavoro svolto in questi anni?
Si è trattato di dieci anni durante i quali la Federazione russa era ambita ed ancora lo è da tutti gli imprenditori e noi ogni anno abbiamo fatto incontrare circa settecento imprese italiane con almeno due, trecento imprenditori russi che hanno avuto l’appoggio del Consolato, dei suoi Diplomatici e degli Ambasciatori. Tra essi, il più lungimirante è stato Alexey Paramonov che ha spinto il piede sull’acceleratore in un momento, probabilmente, anche molto difficile. Quindi io ritengo che il ruolo dei diplomatici sia un ruolo tecnico, il ruolo di una persona che vuole cercare di investire tempo per aiutare imprese italiane a sviluppare l’economia, le imprese russe ad incontrare le imprese italiane, aiutare e supportare i cittadini russi che han più bisogno. Il nostro Ufficio, allo stato attuale, ha contatti con circa seicento, settecento cittadini russi al mese che necessitano di passaporti, di visto, di ricongiungimento familiare o di qualsiasi altra forma di necessità, per cui si rivolgono al Consolato di Napoli che svolge questo tipo di pratiche.
Nel discorso da lei tenuto prima, durante i ringraziamenti, ha fatto riferimento allo Staff con il quale quotidianamente condivide l’impegno al Consolato.
Dalle sue parole traspariva una grande empatia tra tutti. Lo conferma?
Sì, assolutamente. Esiste tanta empatia tra i componenti dello Staff che, a sua volta, ha tanta empatia con la diaspora russa. Noi abbiamo nell'Ufficio tre cittadine russe, tre cittadini italiani che, tutti i giorni, alle 09.30 aprono gli Uffici e fanno accoglienza al pubblico fino alle 13.30. L’utenza ogni mattina, quindi, dispone di circa quattro ore per poter essere ricevuta. Si cerca di dare una mano agli italiani che hanno bisogno di sviluppare delle pratiche e diamo una mano alle imprese italiane per supportare, per coadiuvare ed aiutare a fare Economia in Russia.

Ritorniamo al Riconoscimento dell’Ordine. Quali strategie, attività, iniziative che ha messo in campo hanno permesso alla Commissione di inviduarla come destinatario del prestigioso tributo?
E’il riconoscimento russo più ambìto e sono il primo italiano a riceverlo.
Io credo che dietro questa medaglia ci siano due parole importanti: pace e collaborazione.
Sono le due storie che da dieci anni cerco di portare avanti. Anche in tempi non sospetti dicevo che l’avvicinamento delle culture, l’avvicinamento dei popoli rappresenta il potenziamento per creare le basi solide al futuro. Noi dobbiamo lavorare quotidianamente affinché ci sia pace a 360 gradi, perché ci sia collaborazione.
Per quanto riguarda il legame diplomatico Italia / Russia ed in particolare il legame Russia / Napoli, quali sono i punti di forza che lei individua in questa
relazione?
Il primo punto di forza sta nell’avere avuto a Napoli un primo ambasciatore russo. La prima Ambasciata Generale venne istituita proprio a Napoli con la nomina al Conte Andrey Kirillovich Razumovsky. Questo vuol dire avere delle radici profonde, vuol dire che il Regno di Napoli era forte, vuol dire che i russi vedevano l'Italia come un grande Paese da poter conoscere e saperne di più. Trecento anni di storia credo che siano la forza dei nostri due Paesi, per questo i russi amano stare in Campania e a Napoli e per questo i Campani amano la Federazione Russa, stare lì, parlare la loro lingua. Noi abbiamo avuto la possibilità di lavorare con l’Università Federico II per quanto concerne la lingua russa e di convincere degli Istituti Superiori ad inserire corsi di lingua russa ed oggi abbiamo già concluso un quinquennio per
cui,  alla fine di questo anno scolastico, avremo ragazzi che si diplomeranno nei Licei conoscendo la lingua russa. Questo vuol dire che siamo di fronte ad una grande opportunità perché le imprese russe hanno bisogno di italiani che parlano la lingua russa e più italiani parleranno la lingua russa più questi due popoli riusciranno ad avvicinarsi.

Il programma di questa serata è stato arricchito dalla presenza di un giovane tenore napoletano, Giuseppe Gambi, della pianista russa Julia Poliushkova-Ostroumova e del soprano russo Maria Movchan. Quale spazio offre il Consolato alla Musica e all’Arte?
Ogni anno organizziamo degli eventi dedicati alla musica e al canto. Abbiamo sempre invitato gli autori ed i cantanti russi a venire nella nostra città. Abbiamo offerto degli spettacoli gratuiti per permettere di farli ascoltare. Abbiamo ospitato bravi cantanti come Giuseppe Gambi che è un tenore napoletano di fama internazionale e che, attualmente, è in tour in Europa per “raccontare” la canzone e la musica di Napoli. La musica e le canzoni rappresentano un altro punto di forza, un passaggio dolce per avvicinare i popoli.
Premesso questo, pensa che ci siano dei punti che dovrebbero o potrebbero migliorare in tutto il percorso che la diplomazia sta mettendo in atto?
Ritengo che bisogna migliorarsi sempre. Penso che quando un uomo crede di fare tutto bene in realtà si ferma ed in quel momento è finita la sua vita per cui finché avremo vita dobbiamo impegnarci sempre, tutti i giorni per migliorare. Le cose da migliorare sono tante ma quando c’è la buona volontà le cose accadono. Sono fortemente convinto che le cose buone accadranno e che noi tutti potremo ritrovare e rivivere serenità, tranquillità e pace in tutto il mondo.

Il 10 Febbraio ricorre la Giornata dei Diplomatici che, in parte, risulta anticipata da questa serata organizzata qui in Ambasciata. Come si sta preparando per la ricorrenza?
Di solito ci prepariamo alla Giornata organizzando un ricordo nei cimiteri dei diplomatici russi, dei militari e dei cittadini russi che hanno combattuto le Guerre per salvare gli italiani e per salvare gli Europei da quello che poteva essere qualcosa di diverso. Grazie a quella storia oggi viviamo la libertà, tanta libertà. Quindi credo che il Giorno dei Diplomatici, coloro che lavorano per la diplomazia, non possono fare cosa migliore che ricordare chi ha lavorato prima di noi e che, probabilmente, ci ha rimesso la vita.
Mentre conversiamo lo sguardo si è posato sulla medaglia dell’Ordine dell’Amicizia che l’Ambasciatore Paramonov ha appuntato questa sera sul suo revers.Come si sente adesso che è stato insignito del più prestigioso titolo onorifico che la Federazione russa le ha riconosciuto per aver favorito i rapporti bilaterali tra i due Paesi?
La medaglia è impegnativa, sicuramente impegnativa! Proverò a portarla con umiltà, a portare avanti il mio compito ogni giorno facendo in modo che ogni mia azione possa essere un buon segno per qualcun altro.

A conclusione di questa giornata così piena di emozioni , quale pensiero potrebbe offrire ai destinatari italo/russi e non solo del “Thecapritimes” che leggeranno tutto quello che ha gentilmente raccontato durante questa intervista?
Ai lettori dico che dobbiamo continuare a lavorare per rafforzare la cooperazione tra i nostri due Paesi. Non dobbiamo mai sentirci da soli e la cosa giusta da fare è supportare, aiutare sempre chi ha più bisogno perché quando si dà un supporto a chi ha più bisogno , sostengo che la vita, il Karma lo restituisce decuplicato.
Ringraziamo il Dott.Vincenzo Schiavo per questa riflessione e per il suo costante impegno .Un lavoro continuo ed incessante che , come lui stesso riferisce…”valorizza la città di Napoli e le sue eccellenze rendendo la Campania ed il Mezzogiorno, un importante punto di riferimento per il commercio ed il turismo russo e che considera il prestigioso riconoscimento di questa sera “Non un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza”
Sostieni il progetto "The Capri Times"
Оказать поддержку проекту "The Capri Times"